Dal 1 marzo 2022, il decreto legislativo 29 dicembre 2021 n. 230, (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. n. 309 del 30 dicembre 2021), prevede l’assegno unico e universale per stranieri 2023 per i figli a carico.
INDICE
- Che cos'è l'assegno unico universale per stranieri 2023?
- Quali requisiti devono avere i cittadini stranieri per richiedere l'assegno unico universale 2022?
- A quanto ammonta l'assegno unico universale per stranieri?
- Come e quando si presenta la domanda per l’assegno unico?
- L’assegno unico spetta anche per i figli all’estero?
- Come viene erogato l'assegno unico?
- Se ancora non ho l'ISEE posso presentare la domanda di assegno unico?
Che cos'è l'assegno unico universale per stranieri 2023?
Si tratta di un beneficio economico corrisposto ogni mese ai nuclei familiari, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno successivo.
L’assegno unico universale per stranieri 2023 è un sostegno economico alle famiglie che hanno figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
L’assegno unico sostituisce le altre misure a sostegno della famiglia:
- il bonus premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani);
- l’assegno di natalità (bonus bebè);
- l’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli;
- gli assegni familiari;
- le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
Gli stranieri hanno diritto all’assegno unico universale?
Si, l’assegno unico universale spetta anche ai cittadini stranieri.
L’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 230/2021 stabilisce che l’assegno unico spetta, oltre che ai cittadini italiani, anche ai cittadini stranieri.
Quali requisiti devono avere i cittadini stranieri per richiedere l'assegno unico universale 2022?
Per chiedere l’assegno unico e universale, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve congiuntamente essere in possesso dei requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno.
a): cittadinanza e soggiorno
Il richiedente deve essere:
- cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente,
- essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
- titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi
- titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi.
Sono inclusi tra i soggetti potenziali beneficiari della misura anche:
- gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale;
- i titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati”;
- i lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
- i lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del T.U.
Con riferimento ai “familiari”di cittadini dell’Unione europea (UE), sono inclusi:
- i titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero i titolari di carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente;
- i familiari extra UE di cittadini stranieri che siano titolari di un permesso di soggiorno per ricongiungimento al familiare.
b): pagamento imposte sui redditi in Italia
Il richiedente deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.
Ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), “soggetti passivi dell’imposta sono le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato”.
Al riguardo, si precisa che la locuzione “pagamento dell’imposta sul reddito in Italia” deve essere intesa con riferimento a un’imposta dovuta al lordo degli oneri deducibili (ai sensi dell’art. 10 del TUIR) e delle detrazioni di cui agli articoli 11, 12 e 13 del medesimo TUIR ed è verificata anche nei casi di esclusione o esenzione dal pagamento dell’imposta previsti dall’ordinamento.
c): residenza e domicilio
Un ulteriore requisito richiesto dalla legge è che tutti gli stranieri che fanno fanno richiesta (a prescindere dalla cittadinanza) devono:
- essere o essere stati residenti in Italia per almeno due anni, anche non continuativi,
- oppure in alternativa, essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
La circolare dell’Inps del 9 febbraio ha chiarito che il requisito della titolarità di un rapporto di lavoro di almeno 6 mesi consente di percepire l’assegno per tutto l’anno di riferimento.
Questo significa che il richiedente privo della residenza biennale che formula domanda facendo valere l’esistenza di un rapporto di lavoro di sei mesi percepirà l’assegno fino al termine “dell’anno di riferimento della domanda” (la domanda va infatti ripetuta ogni anno) e non fino al cessare del rapporto di lavoro.
A quanto ammonta l'assegno unico universale per stranieri?
Per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 Euro mensili che spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro con ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
Per ciascun figlio maggiorenne, fino al compimento del ventunesimo anno di età, è previsto un importo pari a 85 euro mensili in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
Ai fini dell’individuazione dell’ISEE va considerato l’ISEE del nucleo ove è inserito il figlio beneficiario della prestazione, a prescindere dalla circostanza che il genitore richiedente faccia parte del medesimo nucleo familiare (ad esempio, genitori separati e/o divorziati).
Infatti la domanda è presentata da un genitore ovvero da chi esercita la responsabilità genitoriale e non è previsto anche il requisito della convivenza con il figlio per la presentazione della domanda stessa.
Maggiorazioni all'importo dell'assegno unico universale per stranieri
A seconda delle condizioni è possibile anche cumulare più maggiorazioni.
Vediamo nel dettaglio le singole maggiorazioni dell’assegno universale:
a) Figli successivi al secondo
Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili.
Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro
b) Figli con disabilità
Per ciascun figlio minorenne con disabilità come definita ai fini ISEE, gli importi sono incrementati di una somma pari a:
- 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
- 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
- 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per ciascun figlio maggiorenne di età fino a 21 anni con disabilità (di grado almeno medio), è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 80 euro mensili.
Per ciascun figlio con disabilità (di grado almeno medio) a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo pari a 85 euro mensili.
Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
c) Maggiorazioni per le madri di età inferiore a 21 anni
Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.
d) Genitori entrambi titolari di reddito da lavoro
Nel caso in cui entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili.
Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
Per redditi ai fini della maggiorazione si intendono:
- redditi da lavoro dipendente o assimilati nonché i redditi da pensione,
- i redditi da lavoro autonomo o d’impresa che devono essere posseduti al momento della domanda.
In particolare, con riferimento ai redditi da lavoro autonomo rilevano anche:
- i redditi derivanti dalle prestazioni sportive professionistiche non occasionali;
- le indennità corrisposte ai giudici onorari di pace e ai viceprocuratori onorari.
Come e quando si presenta la domanda per l’assegno unico?
La domanda di assegno unico e universale è presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.
La domanda di assegno unico per stranieri deve essere inoltrata online:
- accedendo all’apposito servizio disponibile sul sito INPS (è necessario lo Spid – come per la domanda di cittadinanza italiana).
Le domande presentate entro il 30 giugno 2022 danno comunque diritto agli arretrati a partire dal mese di competenza di marzo.
Per le domande presentate dal 1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione.
La domanda deve essere ripresentata ogni anno.
Assegno unico come ottenere gli arretrati
Se la domanda viene inviata entro il 30 giugno 2022 verranno corrisposti anche gli importi arretrati relativi ai mesi precedenti (fino al mese di marzo 2022).
Se invece la domanda viene inviata dal 1° luglio in poi (non si avrà diritto agli arretrati) e verrà corrisposta la prestazione a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione.
Come si fa la domanda se uno dei due genitori è un cittadino straniero non in possesso di codice fiscale?
In questi casi è possibile indicare nella domanda che l’altro genitore non è in possesso di codice fiscale in quanto cittadino straniero.
Sarà necessario selezionare nella scheda di compilazione dei dati del figlio l’opzione “il nucleo familiare del figlio comprende un solo dei due genitori”, poi selezionare come motivazione (a) “genitore unico” la casistica “altro genitore cittadino straniero senza codice fiscale”.
Selezionando questa opzione l’intero importo dell’Assegno sarà riconosciuto al richiedente e non sarà possibile la ripartizione al 50%.
L’assegno unico spetta anche per i figli all’estero?
No, la circolare Inps 9 febbraio 2022 ha chiarito che la disciplina del nuovo assegno unico e universale si applica solamente ai residenti in Italia per i figli che fanno parte del nucleo ISEE.
Come viene erogato l'assegno unico?
L’assegno viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:
- accredito su conto corrente bancario;
- accredito conto corrente postale;
- carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
- libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
- consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;
- accredito sulla carta per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza.
Se ancora non ho l'ISEE posso presentare la domanda di assegno unico?
Si, è possibile.
Per le domande presentate entro il 30 giugno, l’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo.
Esempio: la domanda di assegno unico viene presentata a marzo 2022. Al momento della domanda, non è presente l’ISEE che viene presentato successivamente a maggio 2022. In fase di prima istruttoria, la prestazione viene calcolata con l’importo minimo spettante, salvo l’effettuazione del conguaglio sulla base dell’ISEE presentato entro il 30 giugno.
Per le domande presentate dal 1° luglio, l’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Per il computo della rata spettante, si tiene conto dell’ISEE presente al momento della domanda. L’eventuale maggiorazione, in fase di conguaglio della prestazione, decorre dal mese di presentazione dell’ISEE.
Esempio: la domanda di assegno unico viene presentata ad agosto 2022. Al momento della domanda, non è presente l’ISEE che viene presentato successivamente a ottobre 2022.
La prestazione viene calcolata con l’importo minimo spettante, l’ISEE vale da quando è presentato.
Con l’articolo di oggi spero di averti spiegato come funziona l’assegno unico universale per stranieri 2023.
Questo articolo è stato scritto da:
Avvocato del Foro di Forlì-Cesena • Fondatore e Titolare del sito avvocatofrancescolombardini.it
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