Documenti per Decreto Flussi 2022/2023

Scritto dall'Avvocato Francesco Lombardini
DOCUMENTI DECRETO FLUSSI 2022/2023

ELENCO AGGIORNATO

ANNO 2023

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Quali sono i documenti necessari per inviare la domanda di Decreto Flussi?

Per presentare la domanda di decreto flussi la tua richiesta dovrà essere inviata online, mediante il nuovo portale informatizzato tramite il sito del Ministero dell’Interno.

Vediamo di seguito l’elenco completi dei documenti  per il Decreto Flussi 2022 2023

ELENCO DOCUMENTI NECESSARI PER DOMANDA DECRETO FLUSSI 2023

Ecco quali sono i documenti per il rilascio nel nulla osta al lavoro subordinato per inoltrare la domanda di decreto flussi.

1

Marca da bollo da 16 Euro

Il codice deve essere inserito nel modulo online.

2

Passaporto

In corso di validità del lavoratore straniero.

3

Indirizzo del lavoratore in Italia

Dove alloggerà il lavoratore straniero in Italia.

4

Idoneità alloggiativa

La stessa idoneità alloggiativa che viene richiesta per il ricongiungimento familiare e deve essere richiesta nel comune ove ha sede l’immobile. 

5

Carta di identità del datore di lavoro

O altro documento con lo stesso valore, come il passaporto. 

6

Dati identificativi del datore di lavoro

Numero di telefono, Partita Iva, indirizzo della sede legale e del luogo di lavoro, indirizzo PEC e indirizzo Email.

7

Tipo di contratto di lavoro da stipulare

CCNIL di riferimento, livello e mansione, orario settimanale. 

8

Numero degli attuali dipendenti della ditta

Al fine di verificare la capacità del datore di lavoro di poter assumere altri dipendenti. 

9

Visura della Camera di Commercio

La visura è un documento che contiene tutte le informazioni anagrafiche, giuridiche, fiscali ed economiche depositate presso le Camera di Commercio di ogni impresa registrata al Registro Imprese italiano. Per richiederla è necessario accadere e registrarsi al sito ufficiale. 

10

Modello unico 2022

Dichiarazione dei redditi del datore di lavoro.

11

Bilancio contabile anno 2022 dell’azienda /impresa

12

DURC: documento unico di regolarità contributiva

È un documento che attesta la regolarità contributiva per INPS e Inail, per le imprese impegnate nell’edilizia anche nei confronti delle Casse Edili. È possibile richiederlo in maniera telematica sul sito ufficiale Inps, sarà necessario solo il C.F. 

13

Consolato del paese di origine

Indicazione del Consolato del Paese di origine dove sarà richiesto il visto di ingresso.

14

MODULO ANPAL (novita' 2023)

Modello di richiesta di personale al Centro per l’impiego da parte del datore di lavoro.

SCARICA QUI IL MODULO ANPAL PER IL DECRETO  FLUSSI 2023

Modello ANPAL: nuovo documento decreto flussi 2022/2023

Il nuovo Decreto Flussi del Governo Meloni prevede un nuovo documento che dovrà essere richiesto dal datore di lavoro nel momento in cui vuole inviare la domanda di Decreto Flussi.

Più precisamente il datore di lavoro che vuole assumere un cittadino non comunitario tramite il Decreto Flussi deve prima verificare tramite il Centro per l’Impiego competente che non vi siano altri lavoratori sul territorio nazionale idonei a ricoprire la mansione richiesta.

Questa verifica dovrà avvenire secondo le modalità contenute in un’apposita nota operativa predisposta dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal).

Hai bisogno del modulo ANPAL per la tua domanda di Decreto Flussi 2023?

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del DPCM 29 dicembre 2022 (cd. “decreto flussi”), la verifica di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale si intende espletata in assenza di riscontro da parte del Centro per l’impiego alla presente richiesta decorsi quindici giorni lavorativi dalla data della medesima.

La verifica si intende altresì espletata in caso di mancata presentazione, senza giustificato motivo, a seguito di convocazione da parte del datore di lavoro al colloquio di selezione dei lavoratori inviati dal Centro per l’impiego, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della presente richiesta.

Scarica qui il modello ANPAL per la richiesta di disponibilità di lavoratori al centro per l’impiego.

SCARICA (clicca qui) IL MODELLO ANPAL PER IL DECRETO FLUSSI 2023

Reddito datore di lavoro per Decreto Flussi

Esiste un reddito minimo che il datore di lavoro deve avere per fare domanda di decreto flussi?

No, la legge non stabilisce un requisito minimo di reddito. 

Tuttavia in base al numero degli attuali dipendenti e al numero di lavoratori richiesti con il Decreto Flussi, l’Ispettorato del Lavoro eseguirà una verifica sulla capacità economica del datore di lavoro. 

Infatti il datore di lavoro dovrà essere in possesso di un reddito sufficiente a garantire stipendi e contributi a tutti i lavoratori; diversamente la richiesta verrà rigettata.

Spid datore di lavoro per Decreto Flussi

Per inviare online le domande di decreto flussi è fondamentale che il datore di lavoro sia in possesso dello SPID. 

Lo SPID è il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi telematici della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale tramite credenziali rilasciate da un ID (Identity Provider) che consentono l’accesso a più sportelli on line.

Con la Circolare n. 3738 del 4.12.2018, il Ministero dell’Interno ha chiarito che anche per accedere alle attività gestite dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione è ora necessaria l’identità digitale SPID.

Questi significa che per accedere al portale https://nullaostalavoro.dlci.interno.it è fondamentale essere in possesso di uno SPID, altrimenti la domanda non potrà essere inviata! 

Come si ottiene l'identità digital Spid?

Per attivare le credenziali SPID bisogna essere maggiorenni e registrarsi attraverso uno dei provider autorizzati (attualmente sono 8 e offrono servizi differenziati, gratis o a pagamento) elencati sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale. 

Per la registrazione servono: un indirizzo e-mail; un numero di telefono cellulare; un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno)  e la tessera sanitaria con il codice fiscale. 

Dopo aver inserito i propri dati e creato le credenziali SPID, si passa al riconoscimento, che può essere fatto di persona (per esempio presentandosi in un ufficio postale o in una filiale dei provider) o a distanza (per esempio via webcam o tramite firma digitale).

La procedura si conclude con il rilascio dell’identità digitale, in tempi che variano tra i diversi provider. 

Per i servizi online dello Sportello Unico per l’Immigrazione del Ministero dell’interno è sufficiente uno Spid di primo livello. Maggiori chiarimenti sono disponibili sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid)

Chi può presentare la domanda di decreto flussi?

La domanda di decreto flussi può essere presentata da un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante, nei confronti di un lavoratore straniero ancora residente all’estero.

Il datore di lavoro può accedere alla procedura autonomamente oppure avvalendosi del supporto di un Avvocato Immigrazione che tratta nello specifico di decreti flussi. Dopo la registrazione sul sito, il datore di lavoro dovrà compilare il modulo specifico relativo al tipo di ingresso per lavoro che lo interessa e predisporlo per l’invio. 

Hai già presentato la domanda di decreto flussi?

Sono passati diversi mesi, o anche anni, e non hai ancora ricevuto una risposta? Posso aiutarti a velocizzare la tua domanda. 

DOMANDE FREQUENTI

documenti decreto flussi

Lo straniero regolarmente soggiornante in Italia, può assumere un cittadino extracomunitario alla pari di un cittadino italiano. In caso di rinnovo del permesso di soggiorno in corso, è possibile presentare la domanda.

Il numero di 5 assunzioni per ogni datore di lavoro, costituisce il tetto massimo di moduli scaricabili per ogni utenza utilizzata a prescindere dalla tipologia di lavoro.

Il reddito come l’alloggio vengono autocertificati.

Qualora nel corso dell’iter procedurale si rendesse necessaria una verifica del reddito, potrà essere richiesta un’integrazione all’istanza.

Per quel che riguarda il certificato di conformità alloggiativa dovrà essere presentata – al momento della presentazione delle parti allo Sportello Unico per la firma del contratto di soggiorno – la ricevuta attestante l’avvenuta richiesta dello stesso certificato presentata al Comune o alla ASL competente.

Per quanto riguarda la marca da bollo, in caso di smarrimento, basterà presentarne un’altra.

Con questa pagina spero di averti chiarito tutti i documenti per il decreto flussi.

Se sei interessato ho scritto altri articoli sull’argomento:

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