Legge nuovo Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025: ecco il testo
Nuovo Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025: pubblicato in Gazzetta ufficiale
Il 3 ottobre 2023 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il nuovo decreto flussi 2023,2024 e 2025.
INDICE
- Legge nuovo Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025: ecco il testo
- Le quote del nuovo Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
- Gli Stati compresi nel nuovo decreto flussi 2023, 2024 e 2025
- Legge Decreto Flussi 2024 e 2025: ecco il testo
- Legge Decreto Flussi 2024 e 2025: pubblicato il testo in Gazzetta ufficiale
- Quota complessiva di ingresso Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
- Nuovo decreto flussi integrativo 2022/2023. Altre 40.000 quote!
- Decreto semplificazioni: le novità su regolarizzazione e nullaosta
- Quando si può inviare la domanda per Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025?
- Documenti per inviare la domanda Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
- Scarica il testo completo della legge decreto flussi 2023, 2024 e 2025
Ai sensi dell’articolo 5 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 sono previste, per il triennio 2023 – 2024 – 2025, ammissioni in Italia di cittadini stranieri residenti all’estero per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, e di lavoro autonomo.
Il numero massimo di ingressi per accedere al nuovo decreto flussi è di 452.000 unità nel triennio 2023, 2024 e 2025, così suddivise:
- 136.000 per l’anno 2023 (quindi per le domande da inviare nel 2024)
- 151.000 per l’anno 2024 (quindi per le domande da inviare nel 2025)
- 165.000 per l’anno 2025 (quindi per le domande da inviare nel 2026)
Le quote del nuovo Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
Il Consiglio dei Ministri riunito giovedì 6 luglio 2023, ha approvato diversi provvedimenti tra cui due DPCM, in esame preliminare per l’incremento le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro per un totale di oltre 450 mila nuovi ingressi dal 2023 al 2025, con estensione delle categorie professionali e i settori produttivi coinvolti.
Il nuovo decreto flussi 2023/2024/2025, pubblicato il 3 ottobre 2023 prevede un numero di quote maggiore rispetto ai vecchi decreti flussi e le ha ripartire in una programmazione triennale con nuovi settori.
Vediamo nel dettaglio il nuovo decreto flussi 2023 – 2024 – 2025.
Nuovi settori nel Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
Sono previsti nuovi settori di intervento rispetto al vecchio decreto flussi e in particolare per l’ingresso di lavoratori subordinati NON STAGIONALI:
- Autotrasporto merci per conto terzi;
- Edilizia;
- Turistico – alberghiero;
- Meccanica;
- Telecomunicazioni;
- Alimentare;
- Cantieristica navale;
- Trasporto passeggeri con autobus;
- Pesca;
- Acconciatori;
- Elettricisti;
- Idraulici
- Assistenza familiare e socio-sanitaria (9.500 unità nel 2023, 9.500 unità nel 2024 e 9.500 unità del 2025)
Quote per lavoro subordinato e autonomo
Le quote di ammissione per cittadini stranieri residenti all’estero per svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma sono le seguenti:
- Anno 2023: 53.450 unità (52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo)
- Anno 2024: 61.950 unità (61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo)
- Anno 2025: 71.450 unità (70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo)
Inoltre, viene data priorità ai lavoratori provenienti da Stati che collaborano con l’Italia per promuovere campagne sulla pericolosità dell’immigrazione irregolare.
Le quote preferenziali per questi lavoratori sono:
- Anno corrente: 2.000 unità (1.900 per lavoro subordinato e 100 per lavoro autonomo)
- Anno 2024: 2.500 unità (2.380 per lavoro subordinato e 120 per lavoro autonomo)
- Anno 2025: 3.000 unità (2.850 per lavoro subordinato e 150 per lavoro autonomo)
Queste misure sono volte a garantire una gestione adeguata dell’immigrazione e a prevenire i rischi associati all’ingresso in traffici migratori irregolari.
Quote per Colf e badanti, assistenza familiare e socio-sanitaria nel Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
Tra i criteri utilizzati per la definizione dei flussi di ingresso nell’ambito delle quote (articolo 3, comma 1, lettera c) c’è la riattivazione di una quota specifica per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria come, ad esempio, colf e badanti.
Nello specifico, all’art. 6, comma 4, lettera c) è espressamente previsto che possono fare ingresso in Italia per svolgere attività subordinata, non stagionale nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria 9.500 persone per il 2023, 9.500 persone per il 2024 e 9.500 persone per il 2025.
Quote per lavoro stagionale
Per quanto attiene al lavoro stagionale sono previste le seguenti quote:
- 82.550 unità per il 2023;
- 89.050 unità per il 2024;
- 93.550 unità per il 2025.
Tipologie di lavoro stagionale
Per ciascun anno, sono ammessi in Italia lavoratori per motivi di lavoro subordinato STAGIONALE, nei seguenti settori:
- turistico – alberghiero
- agricoltura
Gli Stati compresi nel nuovo decreto flussi 2023, 2024 e 2025
Sono ammessi in Italia lavoratori subordinati non stagionali residenti all’esterno e cittadini di:
- Albania,
- Algeria,
- Bangladesh,
- Bosnia-Herzegovina,
- Corea (Repubblica di Corea),
- Costa d’Avorio,
- Egitto,
- El Salvador,
- Etiopia,
- Filippine,
- Gambia,
- Georgia,
- Ghana,
- Giappone,
- Giordania,
- Guatemala,
- India,
- Kirghizistan,
- Kosovo,
- Mali,
- Marocco,
- Mauritius,
- Moldova,
- Montenegro,
- Niger,
- Nigeria,
- Pakistan,
- Peru’,
- Repubblica di Macedonia del Nord,
- Senegal,
- Serbia,
- Sri Lanka,
- Sudan,
- Tunisia,
- Ucraina;
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Legge Decreto Flussi 2024 e 2025: ecco il testo
Il nuovo decreto flussi 2024 e 2025 del Governo Meloni è stato pubblicato in data 26 gennaio 2023 ed è legge! Il nuovo Decreto Flussi supera di gran lunga le quote del decreto flussi 2022 emanato dal precedente governo Draghi.
Ma le procedure si complicano!
Infatti il datore di lavoro per procedere alla domanda dovrà prima verificare che non ci siano altri extracomunitari adatti alla mansione già sul territorio Italiano.
Art. 22 del TUI – verifica della disponibilità ai centri per l’impiego
Il nuovo decreto flussi riporta in vita la norma prevista dal testo unico per l’immigrazione l’arti. 22, comma 2 TUI il quale prevede che: “per il datore di lavoro che voglia assumere dall’estero un cittadino non comunitario, di verificare presso il centro per l’impiego competente, l’indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale a ricoprire il posto di lavoro per il profilo richiesto“.
Ma prima di entrare nel dettaglio vediamo subito in cosa consiste questo nuovo decreto flussi del 2023.
Decreto Flussi integrativo 2023 - pubblicato in gazzetta
Il Governo italiano ad agosto del 2023 aveva già deciso di aumentare le quote per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia nell’anno 2023 con un nuovo decreto flussi integrativo che è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 14 di agosto 2023.
Decreto Flussi integrativo altre 40.000 quote
Sulla Gazzetta Ufficiale il 14 agosto del 2023 è stato pubblicato (quindi è legge) il nuovo decreto flussi integrativo per le quote del 2022/2023.
In particolare l’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 luglio 2023 ha previsto 40.000 nuove quote di ingresso aggiuntive a quelle già indicate nel precedente decreto flussi e le cui domande sono state inviate a partire dal 27 marzo 2023. Queste nuove quote sono destinate esclusivamente al lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero.
Scopri tutto quello che devi sapere sulla legge decreto flussi 2023.
Prima di leggere l’articolo
Legge Decreto Flussi 2024 e 2025: pubblicato il testo in Gazzetta ufficiale
In data 26 gennaio 2023, il Presidente del Consiglio dei Ministri, nel rispetto del Testo Unico dell’Immigrazione (decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni), ha determinato le quote per il decreto flussi 2023.
Come noto i cittadini stranieri residenti all’estero possono entrare legalmente in Italia facendo domanda di nulla osta al lavoro tramite il decreto flussi 2023.
Per poter accedere al decreto flussi è necessario che sia il datore di lavoro in Italia a fare la domanda e quindi che sia disposto ad assumente il lavoratore straniero.
Incremento delle quote
Il decreto Flussi 2023 prevede un incremento delle quote rispetto al decreto flussi del 2022 tenuto conto dei fabbisogni evidenziati dal mondo economico e produttivo nazionale.
Verifica presso il centro impiego e Anpal
La più grande novità del Decreto Flussi 2023 è l’obbligo per il datore di lavoro che voglia assumere uno straniero residente all’estero di verificare, presso il centro per l’impiego competente, l’indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale a ricoprire il posto di lavoro per il profilo richiesto con le modalità definite dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro.
Tale verifica va effettuata dal datore prima dell’invio della domanda di lavoro, attraverso una richiesta di personale al Centro per l’Impiego, attraverso l’apposito modulo ANPA.
Su questo link è disponibile il modulo ufficiale da compilare per presentare la richiesta di personale al centro per l’impiego.
Alla richiesta di nulla osta, pertanto si potrà procedere solo se:
- il Centro per l’impiego non risponde alla richiesta presentata, entro quindici giorni lavorativi dalla data della domanda;
- il lavoratore segnalato dal centro per l’impiego non è per il datore di lavoro idoneo al lavoro offerto;
- il lavoratore inviato dal centro per l’impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta.
Il verificarsi delle suddette circostanze dovrà risultare da un’autocertificazione che il datore di lavoro dovrà allegare alla domanda di nulla osta al lavoro.
Tale preventiva verifica di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale non è necessaria per i lavoratori stagionali e per i lavoratori formati all’estero
I settori di intervento nel lavoro NON stagionale
Nell’ambito del lavoro subordinato NON stagionale sono previsti i seguenti settori:
- autotrasporto merci per conto terzi,
- edilizia,
- turistico/alberghiero,
- meccanica,
- telecomunicazioni,
- alimentare,
- cantieristica navale.
Gli Stati compresi nel decreto flussi 2023-2024 e 2025
Sono ammessi in Italia 24.105 lavoratori subordinati non stagionali residenti all’esterno e cittadini di:
- Albania,
- Algeria,
- Bangladesh,
- Bosnia-Herzegovina,
- Corea (Repubblica di Corea),
- Costa d’Avorio,
- Egitto,
- El Salvador,
- Etiopia,
- Filippine,
- Gambia,
- Georgia,
- Ghana,
- Giappone,
- Giordania,
- Guatemala,
- India,
- Kirghizistan,
- Kosovo,
- Mali,
- Marocco,
- Mauritius,
- Moldova,
- Montenegro,
- Niger,
- Nigeria,
- Pakistan,
- Peru’,
- Repubblica di Macedonia del Nord,
- Senegal,
- Serbia,
- Sri Lanka,
- Sudan,
- Tunisia,
- Ucraina;
Sono inoltre ammessi lavoratori subordinati non stagionali provenienti da Paesi con i quali nel corso dell’anno 2023 entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.
Lavoratori progetto fondo FAMI
Inoltre sono previste delle quote di ingresso per lavoratori stranieri residenti all’estero, che hanno partecipato a corsi di formazione professionale e di istruzione nei Paesi di origine per consentire l’ingresso di lavoratori formati a conclusione di progetti in corso, finanziati con fondi FAMI ed al fine di assicurare continuità ai rapporti di cooperazione con i Paesi terzi.
Settori di intervento nel lavoro stagionale e nulla osta pluriennale
Sono previste quote per il:
- settore agricolo;
- settore turistico-alberghiero
Quota complessiva di ingresso Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
Ai sensi dell’art. 1 della legge Decreto Flussi 2023 sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo i cittadini stranieri residenti all’estero entro una quota complessiva massima di 82.705 unità.
Conversione dei permessi di soggiorno e programmi di formazione esteri
Sono ammessi in Italia 1.000 cittadini stranieri residenti all’estero, che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
100 lavoratori di origine italiana
E’ inoltre consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, di 100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela.
Conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato
E possibile la conversione in permessi di soggiorno per motivi di lavoro subordinato dei seguenti permessi di soggiorno:
- 4.400 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
- 2.000 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 200 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo
E’ inoltre autorizzata la conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di:
- 370 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 30 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Flussi per lavoro autonomo
E’ consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo di 500 cittadini stranieri residenti all’estero, appartenenti alle seguenti categorie:
- imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana, che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500.000 euro, nonchè la creazione almeno di tre nuovi posti di lavoro;
- liberi professionisti che intendono esercitare professioni regolamentate o vigilate oppure non regolamentate nè vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentate a livello nazionale da associazioni iscritte in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni e che rilasciano un attestato di qualità dei servizi e di qualificazione professionale dei soci;
- titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n. 850;
- artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati, in presenza dei requisiti espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n. 850
- cittadini stranieri che intendono costituire imprese «start-up innovative» ai sensi della legge 17 dicembre 2012, n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa.
Lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero
Sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori:
- agricolo
- turistico-alberghiero
i cittadini stranieri residenti all’estero entro una quota di 44.000 unità.
Nell’ambito della quota indicata è riservata una quota di 1.500 unità per i lavoratori stranieri che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
Nuovo decreto flussi integrativo 2022/2023. Altre 40.000 quote!
In data 07 luglio 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto flussi integrativo al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, cioè il decreto flussi 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.
Nel suono e secondo decreto flussi 2022/2023 sono previste ulteriori quote pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate dal 31 marzo 2023 e fino al 31 dicembre 2023.
Questo significa che sono disponibili ulteriori quote da poter utilizzare quest’anno e quindi inviare altre domande. Ma non solo. Ciò significa anche che coloro i quali avevano già inviato la domanda, ma si trovavano fuori quota, ora potrebbero essere convocati!
Decreto semplificazioni: le novità su regolarizzazione e nullaosta
Il Decreto Semplificazioni, n. 73/2022, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 143 del 21 giugno 2022.
Gli articoli 42 – 45 stabiliscono le nuove procedure relative ai flussi di ingresso nel Paese per lavoro, anche stagionale.
Più nello specifico, gli articoli 42-45 del decreto semplificazioni, stabiliscono che:
- entro 30 giorni dalla data di invio della domanda, lo Sportello Unico Immigrazione (SUI) dovrà rilasciare il nulla osta al lavoro anche se non siano state acquisite informazioni relative agli elementi ostativi;
- il nulla osta verrà rilasciato automaticamente e inviato – in via telematica – alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine;
- entro 20 giorni dalla domanda, la Rappresentanza diplomatica italiane del Paese di origine del cittadino straniero dovrà rilasciare il visto di ingresso;
- il contratto di soggiorno potrà essere sottoscritto davanti il SUI anche successivamente all’inizio del lavoro;
- se il SUI accerta la mancanza di requisiti per l’ottenimento del nulla osta, questo e il visto, se rilasciato, vengono revocati.
A seguito del rilascio del nulla osta e del visto d’ingresso, ove previsto, il SUI convocherà il datore di lavoro e lo straniero per la sottoscrizione del contratto di soggiorno.
L’art. 44 comma 2 del decreto semplificazioni stabilisce che i controlli sui datori di lavoro avranno ad oggetto:
- la capacità patrimoniale dell’impresa,
- l’equilibrio economico-finanziario,
- il fatturato,
- il numero dei dipendenti,
- il tipo di attività svolta.
In caso di esito positivo delle verifiche verrà rilasciata apposita dichiarazione/asseverazione che il datore di lavoro dovrà presentare insieme alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero.
L’Ispettorato del lavoro, in collaborazione con l’Agenzia della Entrate, potrà effettuare controlli a campione per verificare il rispetto dei requisiti e delle procedure.
Inizio del lavoro con il nulla osta
Sarà possibile iniziare a lavorare subito dopo il rilascio del nulla osta.
Il datore di lavoro, acquisito il documento, dovrà consegnarne copia al lavoratore e provvedere autonomamente alla comunicazione obbligatoria di assunzione, mentre il lavoratore dovrà attivarsi ai fini del rilascio del codice fiscale presso l’Agenzia delle Entrate.
ll datore di lavoro potrà assumere da subito anche lavoratori già presenti in Italia, sebbene in condizione di irregolarità, alla data del 1° maggio 2022 dimostrabile da eventuali rilievi fotodattiloscopici, dichiarazioni di presenza o “documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici”.
Queste condizioni non devono essere accertate dal datore di lavoro, ma dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, solo successivamente all’assunzione, quando convocherà datore e lavoratore per la sottoscrizione del contratto di soggiorno.
Quando si può inviare la domanda per Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025?
Le domande per il nuovo decreto flussi 2023, 2024 e 2025 potranno essere inviate online:
- il 18 marzo 2024 dalle ore 9,00 (60 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori subordinati non stagionali cittadini dei Paesi indicati;
- il 21 marzo 2024 dalle ore 9,00 (62 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): altri lavoratori non stagionali (con cui si faranno accordi);
- il 25 marzo 2024 dalle ore 9,00 (70 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori stagionali;
I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per gli ingressi nell’ambito delle quote decorrono, per l’anno 2025, dalle ore 9,00 del 5, del 7 e del 12 febbraio, secondo la ripartizione per ambiti di cui al comma 1, fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre di ciascun anno.
Decreto Flussi e Click Day: ordine cronologico delle domande
Anche quest’anno è previsto il Click Day per la domanda di decreto flussi.
Ma cosa significa questo?
Semplice!
Siccome l’ingresso in Italia a seguito della legge decreto flussi si basa su delle quote, cioè il numero massimo di cittadini stranieri che possono entrare in Italia, lo Stato ha previsto che tutte le domande siano lavorate secondo l’ordine cronologico di invio.
Questo significa che il giorno in cui si potranno inviare le domande (il giorno e l’orario è uguale in tutta Italia) occorre essere pronti per spedirla, altrimenti si rischia che la propria domanda sia “fuori quota” e quindi automaticamente non accettata!
La domanda sul portale può essere caricata per tempo, questo significa che il giorno dell’apertura del click day basterà accedere all’area personale e cliccare su tutte le domande pre-caricate e inviare!
Documenti per inviare la domanda Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025
Ho scritto un articolo dedicato a tutti documenti necessari per l’invio della domanda di decreto Flussi 2023, 2024 e 2025.
Scarica il testo completo della legge decreto flussi 2023, 2024 e 2025
SCARICA IL TESTO: Testo legge decreto flussi 2023, 2024 e 2025
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Questo articolo è stato scritto da:
Avvocato del Foro di Forlì-Cesena • Fondatore e Titolare del sito avvocatofrancescolombardini.it
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