Nulla osta ricongiungimento familiare

Scritto dall'Avvocato Francesco Lombardini
NULLA OSTA RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

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Nulla osta ricongiungimento familiare

Che cos è il nulla osta al ricongiungimento familiare?

Il nulla osta è l’autorizzazione sotto forma di dichiarazione scritta con cui l’autorità competente certifica che non esistono impedimenti all’accoglimento della domanda di ricongiungimento familiare.

Come si presenta la domanda di nulla osta al ricongiungimento familiare?

La domanda di rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare va inoltrata telematicamente tramite la procedura informatizzata disponibile sul sito del Ministero dell’Interno dopo essersi munito delle apposite credenziali SPID (se non avete già uno SPID vi consiglio di richiederlo alle Poste Italiane, il servizio è completamente gratuito!).

A chi va inviata la domanda di nulla osta al ricongiungimento familiare

La domanda va indirizzata esclusivamente allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura che ha sede nella provincia dove lo straniero ha la propria iscrizione anagrafica (residenza), allegando la documentazione richiesta in formato digitale comprovante il possesso dei requisiti anagrafici, reddituali e alloggiativi.

Cosa succede dopo aver inviato la domanda di nulla osta?

Lo Sportello Unico per l’Immigrazione esaminerà le domande inoltrate telematicamente secondo l’ordine cronologico. 

Attraverso lo SPID, i richiedenti possono accedere sempre alla propria istanza on line e verificare se gli operatori dello sportello abbiano fatto richieste di integrazioni documentali.

Se tutto è corretto allora lo sportello Unico rilascerà il nulla osta al ricongiungimento familiare, ovvero l’autorizzazione a richiedere il visto per l’ingresso in Italia.

Cosa succede se la domanda di nulla osta non viene accolta?

Nel caso in cui lo Sportello Unico per l’Immigrazione, valutata la domanda e l’eventuale integrazione documentale, ritenga che la stessa non possa essere accolta, invierà al richiedente, a mezzo posta elettronica certificata, una comunicazione di preavviso di rigetto ai sensi dell’art.10- bis della Legge 241/1990, indicandone i motivi. 

Cosa fare quando si riceve un preavviso di rigetto al rilascio del nulla osta?

In questa ipotesi, il richiedente avrà la possibilità di far pervenire allo Sportello Unico, entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione, osservazioni eventualmente corredate da documenti.

Questa fase della procedura è molto importante poiché permette agli interessati, per l’ultima volta, di precisare, rettificare, correggere errori commessi nell’invio della istanza.

Ma non solo.

In questa fase è anche possibile indicare alla Prefettura gli errori che ha commesso e tentare di farle cambiare idea.

E’ quindi assolutamente fondamentale rispondere al preavviso di rigetto al rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare tramite l’ausilio di un Avvocato Immigrazione: scopri come posso aiutarti!!

Cosa succede se dopo aver risposto al preavviso lo Sportello Unico si pronuncia con un provvedimento di rigetto al rilascio del nulla osta?

In questo caso rivolgersi ad un Avvocato immigrazionista diviene assolutamente fondamentale! Occorrerà infatti verificare quali sono i presupposti che hanno portato la Prefettura ha rigettare la richiesta di nulla osta e a non tenere in considerazione la precedente memoria inviata e se ci sono tutti i presupposti presentare ricorso al Tribunale Ordinario, Sezione Specializzata Immigrazione.

Cosa succede se la domanda di nulla osta è accolta?

Se la domanda è accolta, lo Sportello Unico per l’Immigrazione, sempre mediante posta elettronica certificata, convoca il richiedente per l’acquisizione degli originali dei documenti, già esaminati in copia, e la consegna allo stesso della comunicazione di avvenuto rilascio del nulla osta al ricongiungimento, che, a cura dello Sportello, viene trasmesso, per via telematica, alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana del Paese in cui si trova il familiare da ricongiungere. 

Gli Uffici consolari verificano – tramite apposita documentazione fornita dal richiedente – i requisiti soggettivi per il rilascio del visto d’ingresso, ossia il vincolo di parentela, di coniugio, la minore età o lo stato di salute del familiare.

Che durata di validità ha il nulla osta?

Il nulla osta al ricongiungimento ha una durata di 6 mesi dal momento in cui viene rilasciato e poi scade; questo significa che occorrerà ricominciare tutta la procedura da capo.

Dal momento della comunicazione di rilascio del nulla osta decorre il termine di sei mesi per la richiesta del visto d’ingresso all’autorità diplomatico-consolare italiana nel Paese d’origine del familiare da ricongiungere. 

Quanto tempo ci vuole per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare?

L‘articolo 29 del Testo Unico dell’Immigrazione, al comma 8, prevede che il termine per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare da parte della Prefettura deve essere di massimo 90 giorni dalla richiesta.

Cosa fare se il nulla osta non arriva?

Qualora siano trascorsi oltre 90 giorni (tre mesi) dalla richiesta di ricongiungimento e la Prefettura non ti abbia ancora convocato per il rilascio del nulla osta, occorre rivolgersi ad un Avvocato Immigrazione che potrà sollecitare o Sportello Unico e nel caso presentare un ricordo al Tribunale ed ottenere direttamente il rilascio del visto di ingresso senza necessità del nulla osta.

Entro quanto viene rilasciato il visto di ingresso a seguito di nulla osta?

Il visto viene rilasciato o negato entro 30 giorni dalla richiesta.

Cosa deve fare lo straniero ricongiunto una volta entrato in Italia a seguito di nulla osta?

Entro otto giorni dall’ingresso in Italia, lo straniero ricongiunto deve comunicare al SUI il proprio ingresso in Italia, allegando copia del visto e del timbro d’ingresso. 

Seguirà la convocazione dello straniero allo Sportello, con indicazione del giorno e dell’ora di presentazione al SUI al fine di registrare l’ingresso in Italia, presentare la documentazione originale richiesta nella medesima convocazione e ritirare l’apposito kit postale necessario per la richiesta del permesso di soggiorno per motivi di famiglia, da inoltrare successivamente alla Questura

In caso di mancata presentazione alla suddetta convocazione, la pratica sarà archiviata, salvi comprovati impedimenti non dipendenti dal richiedente. All’esito della procedura, lo straniero ottiene un permesso di soggiorno per motivi di famiglia, che consente l’accesso ai servizi assistenziali, l’iscrizione a corsi di studio o di formazione professionale, nonché di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma e può essere convertito in permesso per motivi di lavoro. 

Spero che questo articolo sul nulla osta al ricongiungimento familiare ti sia stato utile!

Questo articolo è stato scritto da:

AVV. FRANCESCO LOMBARDINI

Avvocato del Foro di Forlì-Cesena • Fondatore e Titolare del sito avvocatofrancescolombardini.it 

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