In tema di Cittadinanza Italiana la Pubblica Amministrazione ha un forte ed ampio potere discrezionale che gli permettere di valutare la meritevolezza dell’istante sotto diversi profili.
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Ma questa discrezionalità può estendersi sino a valutare i precedenti penali commessi dai familiari dell’aspirante cittadino italiano?
La risposta è SI.
Infatti l’interesse pubblico alla concessione della cittadinanza impone che si valutino, anche sotto il profilo indiziario, le prospettive di inserimento del soggetto interessato nel contesto sociale del paese ospitante, sotto il profilo dell’apporto lavorativo ma anche del rispetto delle regole del paese stesso.
Reati commessi dai familiari e diniego rigetto cittadinanza
I precedenti penali e i processi penali in corso a carico di familiari conviventi con il cittadino straniero che ha presentato domanda di cittadinanza possono impedire la concessione della cittadinanza italiana quando:
- c’è contatto diretto tra l’aspirante cittadino italiano e il familiare reo;
- esiste uno stretto legame di parentela;
- vi è una potenziale pericolosità del contesto familiare;
- si ritenga che i familiari vivano di proventi del reato.
Se hai ricevuto un preavviso di rigetto/diniego della cittadinanza italiana per precedenti penali del familiare contattami.
Le condanne penali dei familiari possono bloccare con un rigetto o diniego la mia domanda di cittadinanza?
Si è possibile, infatti la Pubblica Amministrazione può estendere la valutazione delle prospettive di inserimento sociale del richiedente anche a tutti i familiari conviventi con l’istante.
La valutazione di questi elementi che riguardano persone diverse dell’interessato può essere effettuata quando sussistano specifici elementi e circostanze di fatto da cui risulti che quelle non riferite al richiedente possano comportare una mancata integrazione di quest’ultimo nella comunità nazionale o denotare la non condivisione dei valori dell’ordinamento e della comunità nazionale da parte di chi richieda la cittadinanza o quando i precedenti penali indichino che il nucleo familiare trae mezzi di sostentamento da attività illecite (Tar Lazio, Sez. II^ Quater, sentenza n. 12762 del 15.10.2015).
In altre parole.
Lo Stato vuole verificare che tu sia pienamente integrato nel tessuto sociale italiano.
Se i tuoi familiari hanno commesso dei reati, per lo Stato, non c’è integrazione perchè non è ammissibile che tu possa “tollerare” questa situazione di fatto illecita (per quanto assurdo sia, è così!).
Quindi affinché determinate circostanze riferite “a persone diverse dall’istante” possano comportare il diniego della domanda di cittadinanza, è necessario che le circostanze stesse siano idonee ad incidere direttamente sul giudizio relativo all’integrazione sociale dell’istante.
Hai ricevuto un preavviso di rigetto della cittadinanza italiana per questo motivo? Contattami! Possiamo ancora salvare la tua domanda.
Se ti interessa dai un’occhiata anche ad altre guide sulle cittadinanza italiana che ho scritto:
Questo articolo è stato scritto da:
Avvocato del Foro di Forlì-Cesena • Fondatore e Titolare del sito avvocatofrancescolombardini.it
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