Recupero crediti dal debitore
Come recuperare i propri crediti?
Il recupero richiedere due diverse procedure.
INDICE
- La prima rimane fuori dal Tribunale (questo significa anche meno costi da sostenere e anticipare per il creditore) ed è finalizzata ad ottenere quanto dovuto tramite la fase stragiudiziale.
- La seconda, invece, è dentro il Tribunale con ciò significa che si procederà giudizialmente nei confronti del debitore attraverso il deposito di un atto in Tribunale. Una vera e propria causa di recupero del credito, con ovviamente l’addebito e la pretesa nei confronti del debitore di corrispondere non solamente il debito iniziale, ma anche tutti costi maturati e che il creditore ha dovuto sostenere per far valere il proprio diritto in Tribunale.
Ovviamente la fase giudiziale è solo eventuale, questo significa che prima di rivolgersi al Tribunale si tenterà la fase stragiudiziale con l’ausilio dell’Avvocato per il recupero crediti e solamente se tale approccio non porta il risultato, allora, si procederà alla fase giudiziale.
Vediamo ora nel dettaglio come funziona il recupero crediti!
Costituzione in mora: cos'è e come funziona?
Il tuo debitore non paga la somma che ti deve?
La prima cosa da fare è intimare formalmente il pagamento del dovuto costituendo in mora il debitore entro un termine ragionevole e comunque non superiore a 15 giorni (io personalmente per tutti i miei clienti chiedo di adempiere entro e non oltre il termine di 3 giorni dal ricevimento della mia lettera: dopotutto abbiamo atteso anche troppo!).
Questo avviene tramite la lettera formale di recupero crediti redatta e sottoscritta dall’Avvocato per il recupero crediti.
Attraverso la costituzione in mora, infatti, il ritardo nel pagamento determina il maturare di interessi (moratori) a favore del creditore. Inoltre, il creditore, a certe condizioni, può ottenere il risarcimento di un danno maggiore.
Decreto ingiuntivo: a cosa serve?
Hai già intimato per iscritto il pagamento della somma dovuta, ma senza successo?
A questo punto, non resta che richiedere ed ottenere un ingiunzione di pagamento nei confronti del debitore da parte di un Giudice (è la cosiddetta fase giudiziale di cui ti parlavo all’inizio dell’articolo).
Ma attenzione, non tutti i crediti permettono di ottenere un decreto ingiuntivo. In questo caso è necessario agire con altri strumenti, sempre giudiziali, per recuperare il credito, ma che purtroppo sono più lunghi.
Torniamo a noi.
Il decreto ingiuntivo per il recupero credito consiste in un ordine di pagamento emanato dal Giudice nei confronti del debitore inadempiente al pagamento della somma di denaro dovuta.
Il procedimento per ottenere l’ingiunzione di pagamento è veloce poiché non richiede lo svolgimento di un vero e proprio processo (quindi una causa in senso stretto che come sappiamo in Italia sono molto lunghe!).
Ecco un esempio di decreto ingiuntivo.
Precetto: perché è necessario?
Se hai già un titolo idoneo (ad esempio: decreto ingiuntivo, sentenza, verbale di separazione omologato, assegno, cambiale etc.), e non hai ottenuto il pagamento del tuo credito, puoi attivare la fase esecutiva per il recupero forzoso del credito attraverso l’atto di precetto.
Il precetto è l’atto propedeutico all’esecuzione forzata con cui il creditore, in forza di idoneo titolo intima al debitore il pagamento di quanto dallo stesso dovuto entro un termine non inferiore a 10 giorni.
Tale atto prevede anche l’avvertimento che in difetto di pagamento di quanto dovuto, si procederà all’ esecuzione forzata, attraverso il pignoramento dei beni, la vendita e distribuzione del ricavato.
Pignoramento: come bloccare il tuo debitore!
Devi iniziare un esecuzione forzata sui beni del tuo debitore?
Una volta notificato l’atto di precetto e trascorsi 10 giorni, se il debitore non provvede spontaneamente al pagamento del proprio debito il creditore può aggredire uno o più beni determinati del debitore tramite lo strumento del pignoramento.
I beni aggredibili possono essere beni mobili, e in questo caso si parla di esecuzione mobiliare, oppure beni immobili e in questo caso si parla di esecuzione immobiliare.
Il pignoramento mobiliare può avvenire presso la sede del debitore o presso la sua residenza tramite l’asportazione da parte dell’ufficiale giudiziario di quei beni definiti pignorabili.
In caso di pignoramento immobiliare, il creditore può soddisfare il proprio credito aggredendo uno e più beni immobili intestati e/o cointestati al debitore.
Un terzo tipo di pignoramento, definito “pignoramento presso terzi” consente di aggredire direttamente uno o più crediti che il debitore vanta verso terzi.
Esempi tipici di pignoramento presso terzi sono il pignoramento di una quota dello stipendio del debitore, o il pignoramento di uno o più dei suoi conti correnti bancari.
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