Velocizzare la domanda di cittadinanza con il sollecito dell'Avvocato: come funziona?
Quante volte accade di aver inviato la domanda di cittadinanza italiana ma nonostante il tempo che passa è sempre ferma nella stessa fase, da mesi o anche da anni?
INDICE
- Velocizzare la domanda di cittadinanza con il sollecito dell'Avvocato: come funziona?
- Come velocizzare la pratica di Cittadinanza Italiana?
- Come posso aiutarti ad ottenere la Cittadinanza prima del tempo massimo
- E' scaduto il termine massimo? Occorre procedere subito con la diffida dell'Avvocato
- Ottieni subito la Cittadinanza Italiana con il ricorso contro il silenzio
- Il sollecito, la diffida o il ricorso per velocizzare la cittadinanza sono pericolosi? Possono portare al rigetto della domanda?
Ti rispondo io: tante, anzi troppe volte!
In questo articolo ti spiego come velocizzare la domanda di cittadinanza italiana con il sollecito dell’Avvocato e attraverso una serie di interventi mirati costruiti sulla tua storia personale.
Prima di leggere
Come velocizzare la pratica di Cittadinanza Italiana?
La domanda di Cittadinanza Italiana è un percorso che si articola in 7 diverse fasi, ognuna con uno step ben preciso.
Se sono passati diversi mesi, o anche anni, da quando hai presentato la domanda di cittadinanza italiana e sei ancora fermo sempre alla stesa fase, posso aiutarti attraverso la pratica di sollecito.
Per capire meglio di cosa sto parlando leggi l’articolo le 7 Fasi della Cittadinanza Italiana.
Affidarsi ad un Avvocato per velocizzare la domanda di Cittadinanza Italiana
L'importanza di fare l'istanza corretta al momento giusto
Sollecitare la domanda di cittadinanza è un percorso che comprende:
- effettuare un’istanza di accesso agli atti, indirizzata al Ministero e alla Prefettura, attraverso la quale, esercitando il diritto di accesso agli atti amministrativi, saremo in grado di conoscere l’effettivo stato di avanzamento della domanda (non quelle che si vede nel portale!!!);
- successivamente, in base alla risposta ottenuta a seguito dell’istanza di accesso agli atti, preparare giuridicamente l’istanza di sollecito più idonea alla situazione concreta. Ogni istanza, infatti, deve essere costruita su misura del richiedente, basata quindi sulla storia personale, il grado di integrazione, il lavoro, i rapporti famigliari etc. etc.
I motivi che possono determinare una precisa istanza, rispetto ad altre, dipende dalla valutazione dell’Avvocato che è in grado di capire esattamente quando agire e se l’istanza deve essere più o meno incisiva.
Ad esempio scegliendo la diffida, invece che la “semplice” istanza di accesso agli atti.
Queste sono tutte valutazione che solamente un Avvocato esperto in diritto dell’immigrazione conosce.
L'esempio del figlio minorenne convivente. La storia di Claudia: un caso di successo!
Se tuo figlio diventa maggiorenne prima che tu sai diventato cittadino italiano, allora tuo figlio ha perso quel diritto!
Per questo motivo è fondamentale sollecitare nel modo giusto la pratica di cittadinanza italiana e solamente un Avvocato potrà aiutarti, facendo si che anche tuo figlio possa diventare insieme a te maggiorenne.
Ma questo era solo un esempio per spiegarti come un Avvocato può aiutarti a velocizzare la domanda di cittadinanza italiana!
Voglio raccontarti il caso di una mia cliente che chiamerò con un nome di fantasia: Claudia.
Claudia aveva assolutamente bisogno di velocizzare la sua domanda di cittadinanza e di diventare italiana entro un termine ben preciso, diversamente suo figlio avrebbe perso il diritto automatico di diventare italiano insieme a lei.
CASO STUDIO
Nel mese di marzo 2021, a distanza di 2 anni e 4 mesi da quando aveva presentato la domanda di cittadinanza per residenza, Claudia mi contatta chiedendomi aiuto poiché il figlio minorenne con lei convivente avrebbe compiuto i 18 anni a giugno.
Claudia doveva assolutamente velocizzare la domanda di cittadinanza italiana perché se il figlio fosse diventato maggiorenne prima che lei fosse diventata cittadina italiana, allora il figlio avrebbe perso il diritto di diventare automaticamente cittadino italiano.
Mi sono subito attivato con la pratica di sollecito cittadinanza e dopo aver predisposto la giusta strategia ho richiesto l’intervento immediato e congiunto del Ministero dell’Interno, della Prefetture e della Questura.
In 2 mesi dal mio intervento, ed esattamente in 2 anni e 6 mesi Claudia è diventata cittadina italiana ed insieme a lei anche suo figlio che nel mese di giugno diventerà maggiorenne!
La proroga automatica dei termini a 36 mesi: un'altro caso di successo!
Questo è un altro caso che ho affrontato e che riguarda un altro mio cliente che aveva ricevuto una comunicazione di proroga del termine di definizione della cittadinanza italiana, da 24 mesi a 36 mesi.
Come vedrai, in questo caso, non c’è stato bisogno di presentare ricorso.
Come posso aiutarti ad ottenere la Cittadinanza prima del tempo massimo
Mi occuperò personalmente di contattare il Ministero dell’Interno, la Prefettura e la Questura e:
- spiegherò i motivi per cui meriti di diventare Cittadino Italiano;
- valorizzerò il tuo percorso di integrazione in Italia;
- dimostrerò che hai tutti i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana;
- farò in modo che la tua domanda venga trattata con priorità rispetto a tutte le altre: in questo modo la tua pratica non verrà dimenticata e i tempi della burocrazia non affonderanno la tua domanda.
Sono trascorsi 4 anni o 2 anni (per le domande inviate dopo il 20.12.2020) e ancora non hai ottenuto la Cittadinanza?
Se sono già passati 4 anni, oppure 2 anni se hai presentato la domanda di cittadinanza dopo il 20.12.2020 (nuova legge sulla cittadinanza italiana), il sollecito è inutile, in questo caso occorre iniziare subito la pratica di diffida.
Hai ricevuto una comunicazione di proroga del termine di definizione della domanda di cittadinanza da 24 mesi a 36 mesi?
Se hai avviato la pratica dopo il 20 dicembre del 2020, la tua domanda di cittadinanza deve essere decisa entro il termine di 24 mesi.
L’art. 9 ter della Legge 5 Febbraio 1992, n. 91 stabilisce che:
“Il termine di definizione dei procedimenti di cui agli art. 5 (cittadinanza per matrimonio) e 9 (cittadinanza per residenza) è fissato in ventiquattro mesi prorogabili fino al massimo di trentasei mesi dalla data di presentazione della domanda”.
Ma attenzione la proroga non deve essere automatica e uguale per tutte le domande di cittadinanza italiana presentate dopo il 20 dicembre 2020, altrimenti siamo di fronte ad un atto illegittimo del Ministero!
Come ottenere la cittadinanza in 24 mesi anche se ho ricevuto la proroga
Se anche tu hai ricevuto questa comunicazione, non preoccuparti, posso aiutarti!
Ho già affrontato casi come questo.
Leggi l’articolo che ho dedicato a questo specifico caso e scopri come ho risolto il problema di una (delle tante) persone che si trovava nel tuo stesso identico caso.
E' scaduto il termine massimo? Occorre procedere subito con la diffida dell'Avvocato
La legge impone un termine massimo e come abbiamo spiegato sopra il sollecito della cittadinanza si colloca all’interno di questo tempo massimo.
Se il tempo massimo è scaduto (24, 36 o 48 mesi) e la cittadinanza non è ancora arrivata, il sollecito non serve a nulla, ma posso comunque aiutarti.
A cosa serve la diffida per la domanda di cittadinanza?
Attraverso la diffida della cittadinanza l’Avvocato metterà il Ministero dell’Interno, la Prefettura e la Questura nella condizione di dover decidere entro il termine massimo di 30 giorni.
Con la diffida, solitamente, raggiungiamo sempre il risultato voluto: ottenere il decreto del Ministero!
Dopo la diffida quanto tempo ci vuole per ottenere la Cittadinanza?
Il tempo di attesa a seguito della diffida per lo sblocco della pratica di cittadinanza dipende da diversi fattori.
Vediamo quali sono:
- da quanto tempo è scaduto il termine massimo?
- durante il tempo di attesa sono state fatte le istanze di accesso agli atti?
- le istanze di accesso agli atti sono stato formulate nel modo giusto e nei tempi corretti?
- c’è qualche problema documentale, reddituale o penale?
- sono cambiate le condizioni (domanda trasferita all’estero, o in altra Prefettura)?
Questi sono solo alcuni esempi, che però servono per farti capire quanto sia importante agire nel modo corretto e soprattutto affidandosi ad un Avvocato specializzato in cittadinanza italiana.
Diffida o ricorso: quale scegliere?
La scelta dipende da quanto è importante per te diventare cittadino/a italiano/a?
Mi spiego meglio.
Se decidi di fare la diffida e poi questa non è sufficiente siamo obbligati (entro il termine massimo di 1 anno dalla data di scadenza della domanda: 24, 36 o 48 mesi) a fare il ricorso contro il silenzio – questo perché altrimenti non abbiamo strumenti per obbligare il Ministero a decidere.
Questo significa che oltre al tempo di attesa che hai già dovuto attendere per agire (24, 36 o48 mesi), dovrai attendere anche il tempo necessario affinché la diffida possa ritenersi compiuta (quindi 30 gg dall’invio della stessa).
Se decidi di farne un’altra, dovrai attendere anche questo ulteriore termine.
Così facendo i tempi si allungano sempre di più.
Se invece decidi di agire subito con il ricorso, non dovrai attendere null’altro.
Infatti appena il ricorso verrà notificato al Ministero e successivamente depositato, in poco tempo (solitamente non più di 1 mese) riceverai il decreto.
Ottieni subito la Cittadinanza Italiana con il ricorso contro il silenzio
Agire con la diffida non è obbligatorio.
Quando scade il termine massimo (24, 36 o 48 mesi) abbiamo due possibilità:
- fare la diffida (anche più di una se necessario) – come ti ho già spiegato;
- fare subito il ricorso al Tar/Tribunale.
Il ricorso al Tar/Tribunale è lo strumento più veloce in assoluto per ottenere in brevissimo tempo la chiusura della pratica di cittadinanza e quindi la decisione sulla concessione o meno della cittadinanza italiana!
Ovviamente il ricorso può essere presentato al Tribunale solo il giorno dopo la scadenza del termine massimo di attesa.
Inoltre, attraverso il ricorso, potremo chiedere allo Stato Italiano il risarcimento di tutti i danni che hai subito a causa del loro ritardo ingiustificato e illegittimo nel decidere sulla tua domanda.
Quando il ricorso è obbligatorio per velocizzare la cittadinanza?
Il ricorso al Tribunale/Tar può essere fatto entro massimo un 1 anno dalla scadenza del termine previsto per la domanda di cittadinanza italiana (24, 36 o 48 mesi)!
Queto perchè il ricorso è un rimedio previsto dalla legge e quindi sottoposto ad un termine di decadenza.
Se viene presentato oltre quel termine è inammissibile.
Questo significa che se aspetti troppo tempo potresti perdere PER SEMPRE il diritto di agire e vedere tutelati i tuoi diritti!
Il sollecito, la diffida o il ricorso per velocizzare la cittadinanza sono pericolosi? Possono portare al rigetto della domanda?
Ma assolutamente no!!!
Che tu scelga l’istanza di accesso agli atti, la diffida o il ricorso, non avrai alcuna conseguenza negativa sulla tua domanda (anzi, avrai solo dei risultati positivi!!)
Quello che stai facendo infatti è “semplicemente” agire con legalità per la tutela dei tuoi diritti.
Questi strumenti sono previsti dalla legge ed esistono proprio per consentire ai cittadini come te di ottenere risposte certe, chiare, precise e motivate sulla domanda inviate alla Pubblica Amministrazione.
Non hai ancora inviato la domanda di cittadinanza italiana? Scopri come posso aiutarti a diventare cittadino italiano!
Ho scritto altre guide molto interessati sulla cittadinanza italiana:
- Perché è importante rivolgersi ad un Avvocato per la domanda di cittadinanza?
- Affidare la pratica di cittadinanza ad un Avvocato
- Consulta la domanda di cittadinanza
- Le 7 fasi della cittadinanza italiana
- Consultare la pratica di cittadinanza italiana
- Cittadinanza italiana la guida completa
- Documenti cittadinanza italiana
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